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LA BIBBIA – PIU’ CERTEZZE CHE PER QUALSIASI ALTRO LIBRO ANTICO

luglio 31, 2009

“Poiché molti hanno intrapreso a ordinare una narrazione dei fatti che hanno avuto compimento in mezzo a noi, come ce li hanno tramandati quelli che da principio ne furono testimoni oculari e che divennero ministri della Parola, è parso bene anche a me, dopo essermi accuratamente informato di ogni cosa dall’origine, di scrivertene per ordine, illustre Teofilo, perché tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate.”
Luca 1:1-4

La Bibbia

La Verità di questo Libro

Luca era medico ed ha voluto fare delle ricerche in modo più empirico degli altri scrittori, con l’evangelo ha anche scritto il libro degli Atti.
Noterete che Luca è alla ricerca della precisione, «testimoni oculari», ed anche di organizzazione «di scrivertene per ordine». Vuole la verità «perché tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate»!
Sono anni che credete alla Bibbia, siete sicuri che sia vera? Oppure ci credete solo perché ve l’hanno detto i genitori o il pastore?
Ci possiamo fidare di questo Libro? Ci possiamo basare per la nostra vita su questo Libro? Oppure si tratta solo di una raccolta di favole con una morale come quelle di La Fontaine?
Supponiamo di aver a che fare con una persona che non crede che la Bibbia è la Parola di DIo. Metteremo in evidenza che questo Libro è vero. Evidenze che vanno oltre ciò che viene solitamente richiesto in una richiesta scientifica.
Quando entrate qui, non vi è chiesto di spegnere il cervello. La Bibbia dice che devi amare il Signore il tuo Dio con TUTTI I TUOI PENSIERI …

Il paragone letterario
C’è un ramo della scienza della letteratura chiamato «critica letteraria». Tramite essa i saggi fanno una critica di un documento antico per determinarne l’affidabilità.
Gli storici fanno diversi test per determinare l’autenticità di un testo.
1° test : quante copie esistono del manoscritto e sono simili le une alle altre? Più ci sono manoscritti simili, più si è certi che sono conformi alla COPIA ORIGINALE.
Alle superiori o al Liceo, avrete letto senza dubbio l’Iliade di Omero o l’Odissea. Avete studiato Platone? Ci sono 7 copie del manoscritto delle Tetralogie di Platone. Ci sono 10 manoscritti della Guerra di Gallia di Cesare. Ci sono 643 manoscritti dell’Iliade di Omero. Forse pensate che siano molti. E il Nuovo Testamento? Ci sono circa 24.000 porzioni di manoscritti che datano del primo secolo dell’era cristiana.
E il Vecchio Testamento? Nel 1948, Sir. Frederick Kenyon, fece stampare il suo libro «la Nostra Bibbia e gli antichi manoscritti». In questo libro il grande saggio scrisse che dubitava che si potessero mai trovare delle copie dei manoscritti dei testi in Ebraico dell’Antico Testamento più antichi dei testi Masoretici. Questi ultimi furono scritti fra l’anno 500 e 950, da un gruppo di scribi Ebrei chiamati Masoreti.
All’epoca in cui Kehyon scrisse il suo libro, nel 1947, il testo Ebraico dei Masoreti, era il più antico dell’Antico Testamento. Ma, quasi contemporaneamente alla pubblicazione del suo libro, a migliaia di chilometri, un ragazzo Arabo camminava sulle rive del Mar Morto. Per divertirsi, lanciò per caso una pietra in una delle centinaia di caverne che esistono sulle rocce a picco sul mare. Con suo grande stupore udì qualcosa rompersi. Quando entrò nella caverna, scoprì un anfora contenente vecchi manoscritti. Furono i primi di tutta una serie conosciuta come «manoscritti del Mar Morto .
Presto gli archeologi frugarono le grotte di tutta la regione. Scoprirono frammenti di ogni libro dell’Antico Testamento e diverse copia complete.
Le ricerche stabilirono che erano stati prodotti a Qumran, luogo ebraico, che esisteva fra il 125 a.C. ed il 68 d.C. Questi scritti risalgono a circa cento anni prima di Cristo. Cioè circa 1.000 anni prima dei testi Masoretici.
Se, col tempo, fossero state inserite delle varianti nei testi dell’Antico Testamento, sarebbero venute fuori in fretta comparando i due manoscritti. Sapete una cosa? Le uniche varianti in 1.000 anni rientrano in «minimi errori di ortografia»!
Se consideriamo di non riuscire a fare due volte la nostra firma allo stesso modo … Beh! Gli scribi ebrei hanno trascritto fedelmente gli scritti di Mosè, Davide ed i profeti.
Se applichiamo le stesse regole della critica letteraria, ci sono almeno 100 volte maggiori certezze per la Bibbia che per qualsiasi altro libro antico.

Sentenza Sandri, rivolta degli ultrà sassi e petardi sugli agenti… Con commento

luglio 15, 2009

Sentenza Sandri, rivolta degli ultrà
sassi e petardi sugli agenti, due arresti
Nella notte lanci sulla stazione dell’Arma a Ponte Milvio
Il sindacato di polizia Cosip: «Il padre aizza la folla»

Momenti di tensione nel corso della notte a Roma, dopo la sentenza per l’uccisione di Gabriele Sandri che ha inflitto 6 anni di carcere all’agente di polizia Luigi Spaccarotella, per «omicidio colposo». Alcune decine di ultrà che si erano radunati a piazzale Ponte Milvio – dove già nei giorni precedenti la sentenza della corte d’assise d’Arezzo si erano tenute manifestazioni in ricordo del giovane tifoso laziale – hanno lanciato sassi e bottiglie contro un contingente della polizia che passava in quel momento. Lo stesso gruppo, poco dopo, ha lanciato alcuni petardi e altri sassi contro la stazione dei carabinieri di Ponte Milvio, non distante dal piazzale. Uno dei petardi ha danneggiato un’auto e una moto parcheggiate davanti alla caserma. La situazione è tornata tranquilla durante la notte, ma le forze dell’ordine sono in stato d’allerta per evitare o contenere altri possibili episodi di violenta protesta. Due ultrà sono stati quindi arrestati all’alba dai carabinieri con l’accusa di danneggiamento e resistenza: in casa dei due, 28 e 23 anni, sono state trovate bandiere delle SS e di Mussolini, nonché caschi, mazze e passamontagna.

RABBIA E POLEMICHE SUI GENITORI – Intanto è polemica tra sindacati di polizia e forze politiche di ogni schieramento sulla sentenza e sulle accuse lanciate dal Cosip – sindacato indipendente di polizia – al padre di Gabriele, Giorgio Sandri, «reo» a detta dei poliziotti, di «aver aizzato la folla». Dopo le lacrime di Daniela Sandri, la madre di Gabriele, in aula, alla lettura della sentenza, nella notte Giorgio Sandri aveva partecipato a una diretta della trasmissione radiofonica «Talk Radio – Voci nella notte», in onda su TeleRadioStereo. Insieme a Michele Plastino, Sandri aveva commentato la sentenza di ieri che ha riconosciuto colpevole di omicidio colposo l’agente Spaccarotella.
«E’ una vergogna. Come per l’omicidio Aldovrandi a Ferrara non c’è giustizia», aveva commentato. Poi però si era raccomandato ai tifosi infuriati, cercando di trattenerli: «Adesso però è il momento di stare calmi, non dobbiamo offrire il fianco passando dalla parte del torto. Dico a tutti i ragazzi di stare calmi».

* Continua a leggere all’indirizzo http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/09_luglio_15/sandri_scontri_notte-1601569767838.shtml

* Due brevi commenti:
a) Qui, molti, non il tribunale, ma altri, cercano ancora di far passare per criminale un pubblico ufficiale che ha esagerato nello svolgimento della sua funzione di tentare di bloccare delle persone, degli ultras, che stavano per commettere degli atti criminosi, il quale, pubblico ufficiale, purtroppo, non per volontà sua, ha accidentalmente ucciso un altro essere umano. Come mai nessuno parla mai delle armi improprie contenute nell’auto su cui si trovava Sandri, auto che l’agente in questione tentava di fermare?
b) In secondo luogo, assodato che non si tratta di omicidio volontario ma di un uso esagerato e scorretto della forza per tentare di fermare delle persone assai problematiche, come mai non si accetta la sentenza per “omicidio colposo” (6 anni, non 6 mesi!)?! Alcuni a questo punto invocano la Bibbia. Ebbene, vi ricordo che nell’Antico Testamento, la pena capitale era prevista solo per gli omicidi volontari. Oggi come oggi si vorrebbe dare l’ergastolo ad un pubblico ufficiale che ha sbagliato nell’uso della forza ma che non aveva intenzioni omicide e, d’altro canto, spesso si desidera mantenere in vita, e concedere presto la libertà a persone che hanno commesso omicidi volontari e premeditati. Ma dove siamo arrivati? L’insegnamento biblico include il bisogno di giustizia e di pene commisurate alla gravità sia della premeditazione, sia delle intenzioni sia delle proprie colpe legate ai fatti commessi.
* Gli omicidi colposi, ai tempi dell’Antico Testamento, prevedevano una specie di “arresto domiciliare” nelle “città di rifugio” per coloro che avevano commesso omicidio colposo, non l’ergastolo o la pena capitale (vedere Numeri 35:22 a 28). Gli omcidi premeditati, la morte!

Oggi invece si nota un buonismo persistente nei confronti di criminali che alla fine non porta nessun bene, anzi è fonte di tensioni notevoli fra le varie categorie sociali.

Caso Sandri – chiesti 14 anni per l’agente Spaccarotella

luglio 10, 2009

Il processo – chiesti 14 anni di reclusione

AREZZO – Ha impugnato la pistola in aula per mostrare alla corte il modo in cui il poliziotto Luigi Spaccarotella avrebbe esploso il colpo che l’11 novembre del 2007 uccise il tifoso laziale Gabriele Sandri: per la dimostrazione, il pm Giuseppe Ledda – che ha chiesto 14 anni di reclusione per l’agente – ha portato in aula una Beretta, come quelle in dotazione alla polizia, e ha mimato il gesto impugnandola a braccia tese.
(Da http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_09/caso_sandri_pm_pistola_aula_71c959b8-6c66-11de-864b-00144f02aabc.shtml )

* Triste conclusione di una vicenda controversa. Innanzitutto, ancora una volta è triste il fatto che in Italia ci sia la cultura della menzogna. Si dicono bugie per cercare di evitare di essere incolpati di un omicidio controverso. Triste il fatto che un poliziotto non possa ammettere pubblicamente che ha sparato verso un’automobile in cui c’erano delle persone criminali, che spesso commettono atti criminali. Di certo, non possiamo supporre che l’agente in questione volesse uccidere questi criminali però, sicuramente, è ragionevole pensare che, alla luce delle scarcerazioni facili di persone incriminate per “reati minori”, egli desiderasse sia fermarli sia ferirli fisciamente affinché non perseverassero (più) nei loro atti criminali. E invece, “è scappato il morto” e l’agente, un essere umano fallibile, si trova a non poter ammettere la verità perché oggi come oggi hanno più diritti i criminali che i pubblici ufficiali. Riflettete gente! Non sarebbe stato più semplice se ci fossimo trovati in una situazione in cui l’agente in questione fosse stato veramente libero di dire la verità e cioè il fatto che egli, pubblico ufficiale, voleva fermare un’auto contenente persone che avevano con sé armi improprie, e che voleva ferirli affinché non perseverassero nei loro atti criminali? E invece no, in Italia i poliziotti sono costretti ad arrampicarsi sugli specchi e, alla fine, a subire comunque condanne pesanti per aver usato metodi impropri per fermare dei criminali. E intanto i disordini negli stadi e in eventi come il G8 continuano! … Meno male che un giorno il Re dei Re, che conosce i cuori e le intenzioni di tutti, un giorno farà giustizia. Ricordiamoci che dopo la morte viene il giudizio, anche di persone che in nome del tifo sportivo sono in realtà dei violenti, con tendenze anarchiche!